Una Venere carnale, esposta
circondata, indagata, sconosciuta
libera, generosa, munifica
FIORILLA:
“Non si dà follia maggiore
Dell’amare un solo oggetto:
Noia arreca, e non diletto
Il piacere d’ogni dì.
Di genio e cor volubile
Amar così vogl’io,
Voglio cangiar così,
Voglio cambiar così.”
Il Turco in Italia – G. Rossini
E queste dita devono annodare quel fine nodo chè…
VENERE, MARTE E VULCANO
Lui sollevò la bottiglia e ne offrì a Lei, che gustò una goccia del liquore giallo-viola. Lo sguardo di Lui non l’abbandonava.
«Tu sei il più sublime fra tutti i profumi. Ardente e sensuale.»
Sorrise della sua confessione, poi aggiunse: – «L’altro è una danza di fuoco che scalda le viscere. Se il primo mi sommerge, l’altro mi addenta.»
Vi sono poche esperienze più perfette e armoniose di questa e si capisce che sia la gioia preferita da ogni donna di gusto. Tra l’esser (…) da un solo uomo e l’esserlo da due, v’è lo stesso abisso che tra un alcool di riso e un’acquavite di Champagne. Nelle braccia di un solo uomo una donna è già per metà casta. E casta è solo colei che nessuno mai richiese [n.d.r.]. Una corte di amanti è la risposta necessaria alle esigenze del suo spirito, ma alla vostra carne si deve altrettanto leggittimamente che non si faccia discriminazione tra le sue risorse androgine e le sue candide inclinazioni. Non può essere lasciata libera per metà, a metà scoperta. Tutti gli accessi dei vostri sensi hanno gli stessi diritti all’amore, ed eguali virtù. E poichè un solo uomo non può trovarsi allo stesso tempo al suo inizio e alla sua fine, occorre che almeno due (almeno due) s’ingegnino a risolvere in comune il dilemma del vostro corpo. Solo quando intonano contemporaneamente la loro voluttà gemella nelle nostre bocche ambigue, la donna conosce fino in fondo la ragione e la bellezza di essere donna.
Nervi. Linfa. Estasi. In armonia, nell ‘accordo perfetto.
Sete di te m’incalza nelle notti affamate.
Tremula mano rossa che si leva fino alla tua vita.
Ebbra di sete, pazza di sete, sete di selva riarsa.
Sete di metallo ardente, sete di radici avide.
Verso dove, nelle sere in cui i tuoi occhi non vadano
in viaggio verso i miei occhi, attendendoti allora….
mi hai fatto venire in mente neruda..
si probabilmente certi teatrini sono solo per gente come noi…
Un poco sensuale “buon Natale”, ma con tanto affetto.
Flavio
…ho visitato stanze d’ogni tipo, e molto spesso ho incontrato luoghi piacevoli…ed il vostro, non fa certo eccezione a questa buona casualità… tuttavia in questo luogo c’è un’aria pregna d’altro…è piacevole…e voi siete buona maestra nel descriver le vostre visioni…complimenti, vivissimi…
Au revoir
Bello, sensuale e pieno di fascino questo scritto. Le immagini poi le scegli con sapiente cura. Un melange di anima e passione. :-)))
Aloha
Ma allora non hai solo degli occhi molto belli, sei anche una persona d’animo sensibile…mmmh è un’ottima cosa, mi permetterò di linkare il tuo blog fra quelli del mio…
Per quanto riguarda il complimento…non c’è bisogno di ringraziare 🙂
A presto.
Mordred, il corvo.
Bello… veramente bello…
Sembra quasi sentirlo sussurrare dall’amante che insinua nuove possibilità… magari fantasticate ma mai chieste esplicitamente…
Sarà Marte o Vulcano…?!
(SCAVA)