[1]Come allodola ondosa
Nel vento lieto sui giovani prati,
Le braccia ti sanno leggera, vieni.
Ci scorderemo di quaggiù,
E del male e del cielo,
E del mio sangue rapido alla guerra,
Di passi d’ombre memori
Entro rossori di mattine nuove.
Dove non muove foglia più la luce,
Sogni e crucci passati ad altre rive,
Dov’è posata sera,
Vieni ti porterò
Alle colline d’oro.
L’ora costante, liberi d’età,
Nel suo perduto nimbo
Sarà nostro lenzuolo.
contemplez raverie boire
[1] Giuseppe Ungaretti, Dove la luce, 1930. Sentimento del tempo
Nell’aria: La repentie {Isabelle Adjani, 2001}da Culture et Poèsie
Ph. Markus Rauchenwald
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che bello il tuo passaggio… in un momento per me un po’ grigio ascoltare il poeta e ritrovare le tue parole mi ha ridonato energia.. e qui è sempre tutto così delicato ed elegante…
bacio
M.
contemplez
reverie
boire
che aggiungere se non meravigliare
è di una bellezza disarmante..
E’ di una bellezza ungarettiana, oserei dire (anzi, dico senza osare!)
Grazie della visita, Giuseppe.:-)