Nasce con le rose. Con il vento dei zeffiri corre nel cielo sereno e di profumo s’inebria e di splendore.
Ma giovane e goloso ancora, già cade.
Del desiderio umano, che non si posa mai, questa è la vera immagine; ogni cosa terrena assaggia, e cerca un bene inaffferrabile, una primizia bellezza.
Nell’aria le note di Malika Ayane, La prima cosa bella
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A me rimarrà la tua immagine segreta.
Sulla mia spalla riposa la tua calda testa
tutta la lunga e troppo breve notte.
Nascondo le lacrime, incantevole impotenza.
Perché la pioggia, perché il vento e le pianure
notturne, l’erba gialla, il respiro. Quell’acqua
che scroscia nei vicoli, e i prati. Perché
non c’è tregua o domani. Soltanto
le sbarre, la gabbia di un io.
L’inferno è non essere gli altri ,
guardarli passare e sparire nel niente:
un posteggio che piano si svuota,
il cantiere del vento .
BORIS A. NOVAK Alba
..dolce è il ricordo…
..vivo è il desiderio..
Ma
rosa rosae nominativamente nascente
rosae rosarum genitivamente serenamente profumato
rosae rosis dativamente inebriato di splendore
rosam rosas accusativamente giovane goloso inciampante
rosa rosae vocativamente preda d’umano desiderio
rosa rosis ablativamente terreno epicureo
gustando afferrando il bene di primizia bellezza
pafrasi folle de “La prima cosa bella”
di Angelica