Stringimi forte e fammi tua
L’urlo della notte ti appartiene
e l’alba ansiosa di domande
farà tacere ogni cosa
{ … }
Con le parole e la melodia: Roberto Amadè {Morsi ai polsi}
Fotografia – Tutti i diritti riservati © Zuan Carreño
Fotografia – Tutti i diritti riservati © Zuan Carreño
Il corpo sta alla terra come il cuore all’addio
bestie intrecciate
che si appartengono per destino
nonostante la lotta.
Prima si perde il sonno, poi i capelli, poi
tante parole fino a io, quella che tiene tutto.
Dopo dilaga l’urlo che stava quieto per educazione,
si rende l’anima al cielo da cui cadde – sei animale,
sei pronto.
C’è un ordine in ogni morire che conquista.
Di che cosa ragiono? Più di nulla –
prevedo i temporali, lascio
che l’autunno mi riguardi, resto fuori,
faccio equazioni fìno all’alba
tra un aquila e uno specchio,
un vulcano e una preghiera, scommetto
di tramutare un sasso nel sasso di sempre
sotto gli occhi degli altri –
che ogni cosa sia la cosa stessa se la guardo.
Sento che è poco,
voglio che sia meno.
A volte sogno un ago immenso che cuce inutilmente il cielo.
SILVIA BRE
incredibile.. parole e immagine da lasciare senza fiato..
trovi sempre istantanee perfette…
M.
si complimenti per tutto…
breve ma davvero intensa
diretta
di quella schiettezza che fa girar la testa
e ti fa stringer forte
desiderio
brama di averti
o del sensorio…