La chiamavano Karamella
perché è tornata ad essere la mia bimba
di latte e miele solamente per me
BIMBA
Bimba, sei matta
completamente matta
Sei il vangelo che strappo pagina
dopo pagina per darlo a dio,
alla bellezza del tuo bacio
Bimba, sei matta
più d’un treno deragliato
più d’una cenerentola
a spasso su alti tacchi a spillo
Mi conduci dove vuoi tu
Io non ho scampo, m’arrendo
come una rossa tegola
che cade dal tetto del paradiso
Mi mandi in confusione
come una rossa volpe braccata
in un bosco di vestali e baccanti
Mi fai fare ogni cosa
Mi rivolti come un calzino
E poi dici che non è colpa tua
se sono così, così arreso a te
Bimba, sei matta
E io sono troppo debole per dirti di no,
che non è vero che non sei matta
E’ che mi piaci così,
un po’ maddalena un po’ cenerentola
E’ che con te non capisco più
se faccio il bene o il peccato
E’ che con te sono felice così
e mi spingo ad invocare dio
come un derviscio
che però la lingua ce l’ha tagliata
Bimba, sei matta
Oramai non sono più capace
d’amare un’altra diversa da te
Quando non ci sei m’abbandono sconfitto,
tento il suicidio nel nome di Onan
diventando più bianco d’un cencio
Bimba, sei matta
Ma ti prego di non cambiare mai
Ma ti supplico in ginocchio
senza vergogna con le braghe calate
di non cambiarmi mai
Bimba, sei la pazzia che dio vuole
Bimba, sei la pazzia che io voglio su me
Bimba, Bimba, Bimba
non cambiarti mai
Tienimi sul tuo bianco seno,
in mezzo alla tua lingerie di seta
E spegnimi l’ultima fiammella
di quella ragione in cui ho creduto
Fammi sballare del tutto
Sei il vangelo, così arreso a te
Sei la più bella, la più bella punizione di dio
pagina dopo pagina,
bacio dopo bacio,
tutta eterna pazzia
Io, così arreso a te, a te
Sono troppo…
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TEMA GRAFICO & DESIGN:
{Lóu, 2 idee 1 goccia d’enfasi, Le Nove Porte}
— La chiamavano Karamella
BIMBA, Ed. 2006, Poesia del Sommmo Giuseppe Iannozzi