“Vorrei che le cose fossero vere e venissero dall’anima.
Non importa se possono far male, meglio scavare che restare in superficie.”

Con la preziosa busta nella mano allungo il passo, percorro velocemente il ciottolato della via pedonale. Il mio sguardo si posa su una vetrina di un meraviglioso bar, un bar perfetto il bar perfetto, il bar perfetto per aprire la busta. Entro e il sax di Charlie Parker mi accoglie con un abbraccio, mi fa sentire a casa.
Una parete intera è occupata da un’enorme libreria il bancone del bar, in penombra, rivela una discreta fornitura di alcolici. Il barman ha un’ espressione molto riservata, molto professionale, poco amichevole, forse, ma va bene così.
Prendo posto vicino alla vetrata per ammirare il tramonto della città. Non mi tolgo ancora il cappotto, voglio sentire calore ancora un po’, tanto calore fino a non poterne più.
Il barman si avvicina a prendere l’ordinazione.
É ora di togliere il cappotto, e di aprire la mia “Rose of Tralee“.
Strappo un lato della busta senza intaccare la scritta esterna. Tiro fuori un foglio bianco piegato in quattro parti.
É la stessa mano che ha scritto sulla busta, la riconosco: un flusso di parole mi annebbia la mente. Non ho il coraggio di leggere. Sorseggio il caffè bollente, butto uno sguardo alla prima riga del foglio che ho delicatamente aperto e appoggiato sul tavolino, alla mia sinistra…

“…non tenere nascosta tutta questa poesia…”

Allontano lo sguardo prima che sia troppo tardi. Finisco il caffè e riduco a metà il livello del bicchiere di Stock. Uno sguardo ad una riga centrale…

“…sogna con me, gioca con me…”

Chiudo gli occhi.
Afferro il bicchiere e finisco pure il brandy. Rimane la riga finale, la più pericolosa. Quella che mi farà piangere.

“…voglio essere tutto ciò che vuoi ritrovare. voglio essere tutto quello che vuoi ancora vivere…”

Ripiego il foglietto e lo infilo nuovamente nella busta.
Annuso il suo odore niente è uguale a lei
…ora

© Conte Fables, Luca, il mio Lù

A proposito di:Lóu {2 idee 1 goccia d'enfasi}

{...} sarà inquietudine estetica, vorace istinto del nuovo per il nuovo in omaggio a un che di antico. E la forma? Mettiamo che sia la stanza a tenere tutto insieme. Intensità della vita in contrasto con l’immobilità. Prospettive. Le Nove Porte {...} é la luce ad arredare le stanze

2 commenti in “Lei” {en passant}

  1. Il Conte Fables di Lot si prostra
    innanzi a tale magnificenza.
    Venite a me o anime gentili
    vi mostrerò la bellezza
    delle vostre estremità
    a cui non occorre altro
    che essere mostrate
    nella loro naturalezza
    nella loro istantanea
    che lascia all’immaginazione…
    scoprirne il movimento
    che lascia all’immaginazione…
    scoprirne il calore o il gelo
    la delicatezza o la forza
    la sensualità
    la voce…

    Conte Fables

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